Quella stanza dimenticata da tutti sapeva di nuovo. Stava là, falsamente abbandonata, all’ultimo piano di quella villa di Little Hangleton. La porta chiusa e il silenzio tombale che aleggiava per tutto il piano. A giudicare dalla tranquillità di quel posto, nessuno avrebbe mai potuto dire che si trattava del Covo di assassini maledetti che si divertivano ad incutere terrore. Nessuno avrebbe mai affermato che si trattasse della sede principale dei Mangiamorte. E quella stanza, messa lì quasi per bellezza, ne era l’esempio lampante. La grande porta di legno massiccio sormontava la parete sinistra, tutta ornata da una pittura scura e inquietante. Non si sentivano voci provenire da là dentro, nemmeno il più piccolo dei sussurri. Né un respiro, né una parola.
Ma Bellatrix Lestrange si limitava a cullare ad un ritmo lento e trasportatore una culla in legno appena comprata.Il telegiornale babbano trasmetteva attraverso il rumore frammentato di un vecchio televisore le notizie del giorno. Notizie per niente buone, notizie drammatiche, terrificanti, notizie che facevano accapponare la pelle alle centinaia di persone che sedute nei propri salotti, sorseggiando il proprio the o consumando con occhi sgranati e disattenti le proprie cene seguivano le parole del giornalista. Morti, esplosioni senza una vero e proprio movente attribuite a terroristi o malati mentali, attentati tragici a potenti figure politiche. A loro sembrava la fine del mondo, predestinata e scritta nei loro testi sacri o lette in qualche loro rivista mediocre mentre agli occhi di maghi e streghe tutto ciò non faceva altro che rimandarli ad una vecchia ma mai dimenticata storia.
[continua]